12 gennaio 2012
Costruiamo alleanze tra le parrocchie e il sistema sportivo
Facciamo un passo indietro. Nella primavera del 2005, in un bar di via Durini a Milano, nasce l’Oratorio Cup. Alla fine di una piacevole chiacchierata sui bei tempi in cui i campetti e i cortili degli Oratori pullulavano di ragazzini e sulla possibilità di fare rivivere tanto entusiasmo attraverso un campionato dedicato, Giacinto Facchetti dice testualmente: «Ascoltate, questa è una gran bella idea per gli Oratori.
Facciamo un passo indietro. Nella primavera del 2005, in un bar di via Durini a Milano, nasce l’Oratorio Cup. Alla fine di una piacevole chiacchierata sui bei tempi in cui i campetti e i cortili degli Oratori pullulavano di ragazzini e sulla possibilità di fare rivivere tanto entusiasmo attraverso un campionato dedicato, Giacinto Facchetti dice testualmente: «Ascoltate, questa è una gran bella idea per gli Oratori. Facciamola e facciamola subito».
Da allora di strada ne è stata fatta molta. A Milano l’Oratorio Cup è arrivata alla 7ª edizione (presentata lunedì allo stadio Meazza) con la partecipazione di 128 oratori della Diocesi. Tutto questo grazie all’impegno dell’Inter e della famiglia Moratti. Nel frattempo questa manifestazione si è diffusa anche in giro per l’Italia. Edizioni diocesane sono nate a Reggio Calabria, a Roma, nelle Marche, a Torino ed in altre città italiane. La strada è quella giusta. Su questo non c’è dubbio. Può cambiare la formula ma non la filosofia. Il concetto di fondo è realizzare una sorta di “Champions League” degli Oratori della Diocesi, ricca di fascino e di contenuti. Non da meno è la Serie Ora (dove Ora sta per oratorio), nata a Milano 4 anni fa da un accordo tra il Csi meneghino e Ac Milan. Sono 64 gli Oratori iscritti all’edizione 2012, che partirà a fine febbraio, con le finali fissate a Milanello e tanto entusiasmo.
Tutto questo 10 anni fa sembrava un progetto dettato dalla follia. Chi avrebbe scommesso su alleanze pesanti come quelle tra Csi e Inter e Milan per manifestazioni con l’Oratorio al centro? Chi avrebbe scommesso su tanto successo, dopo anni di dibattiti e di analisi sulla quasi impossibilità di riportare lo sport in Oratorio? E invece tutto questo oggi è realtà. Meglio, una bellissima realtà. Non solo. I tempi sono maturi perché l’Oratorio Cup diventi un appuntamento nazionale a tutto tondo. Ne parleremo agli Stati Generali dell’attività sportiva di Gennaio e il Consiglio Nazionale quanto prima prenderà questa decisione. Nel 2013 partirà l’Oratorio Cup nazionale.
L’obiettivo è quello di veder partecipare alla prima edizione almeno 16 Diocesi e più di 500 oratori. Come sapete ci siamo mossi anche su altri fronti. L’accordo tra Csi e Lega Pro sta iniziando a dare i suoi frutti. Lunedì scorso sono stati i ragazzi del Csi di Frosinone a scendere in campo prima della partita Frosinone-Barletta e la stessa cosa capiterà a breve in più di 30 stadi italiani. L’accordo tra Csi e Associazione Italiana Allenatori, capitanata da Renzo Ulivieri, è nei fatti già partito. Il protocollo tra Csi e Associazione Italiana Calciatori ha fatto nascere una vera amicizia tra la nostra associazione e Damiano Tommasi e Demetrio Albertini. Tutto questo per dire che cosa? Che noi andiamo avanti, passo dopo passo, nell’impresa titanica di contaminare tutto il mondo dello sport (anche quello professionistico) con la nostra passione educativa. Vogliamo riportare l’Oratorio al centro del sistema sportivo contemporaneo. Vogliamo costruire alleanze tra lo sport in Oratorio e ogni dimensione dello sport. Vogliamo contagiare tutti con la nostra passione educativa. Siamo contenti dei grandi passi fatti nell’ultimo decennio. Sapendo che la strada resta lunga e in salita.
Da allora di strada ne è stata fatta molta. A Milano l’Oratorio Cup è arrivata alla 7ª edizione (presentata lunedì allo stadio Meazza) con la partecipazione di 128 oratori della Diocesi. Tutto questo grazie all’impegno dell’Inter e della famiglia Moratti. Nel frattempo questa manifestazione si è diffusa anche in giro per l’Italia. Edizioni diocesane sono nate a Reggio Calabria, a Roma, nelle Marche, a Torino ed in altre città italiane. La strada è quella giusta. Su questo non c’è dubbio. Può cambiare la formula ma non la filosofia. Il concetto di fondo è realizzare una sorta di “Champions League” degli Oratori della Diocesi, ricca di fascino e di contenuti. Non da meno è la Serie Ora (dove Ora sta per oratorio), nata a Milano 4 anni fa da un accordo tra il Csi meneghino e Ac Milan. Sono 64 gli Oratori iscritti all’edizione 2012, che partirà a fine febbraio, con le finali fissate a Milanello e tanto entusiasmo.
Tutto questo 10 anni fa sembrava un progetto dettato dalla follia. Chi avrebbe scommesso su alleanze pesanti come quelle tra Csi e Inter e Milan per manifestazioni con l’Oratorio al centro? Chi avrebbe scommesso su tanto successo, dopo anni di dibattiti e di analisi sulla quasi impossibilità di riportare lo sport in Oratorio? E invece tutto questo oggi è realtà. Meglio, una bellissima realtà. Non solo. I tempi sono maturi perché l’Oratorio Cup diventi un appuntamento nazionale a tutto tondo. Ne parleremo agli Stati Generali dell’attività sportiva di Gennaio e il Consiglio Nazionale quanto prima prenderà questa decisione. Nel 2013 partirà l’Oratorio Cup nazionale.
L’obiettivo è quello di veder partecipare alla prima edizione almeno 16 Diocesi e più di 500 oratori. Come sapete ci siamo mossi anche su altri fronti. L’accordo tra Csi e Lega Pro sta iniziando a dare i suoi frutti. Lunedì scorso sono stati i ragazzi del Csi di Frosinone a scendere in campo prima della partita Frosinone-Barletta e la stessa cosa capiterà a breve in più di 30 stadi italiani. L’accordo tra Csi e Associazione Italiana Allenatori, capitanata da Renzo Ulivieri, è nei fatti già partito. Il protocollo tra Csi e Associazione Italiana Calciatori ha fatto nascere una vera amicizia tra la nostra associazione e Damiano Tommasi e Demetrio Albertini. Tutto questo per dire che cosa? Che noi andiamo avanti, passo dopo passo, nell’impresa titanica di contaminare tutto il mondo dello sport (anche quello professionistico) con la nostra passione educativa. Vogliamo riportare l’Oratorio al centro del sistema sportivo contemporaneo. Vogliamo costruire alleanze tra lo sport in Oratorio e ogni dimensione dello sport. Vogliamo contagiare tutti con la nostra passione educativa. Siamo contenti dei grandi passi fatti nell’ultimo decennio. Sapendo che la strada resta lunga e in salita.